Trovare l’amore sui siti di incontri: consigli per l’uso

Trovare l’amore è possibile ovunque, ma ci sono dei mezzi oggi che permettono di trovare una persona anche quando siamo a corto delle risorse più tradizionali.

Trovare l’amore sui siti di incontri? Perché no! Ma stiamo attenti prima di tutto a chi conosciamo, ad appurare se chi dice di essere lo sia veramente. E poi, non smettiamo di incantarci di fronte ad uno sguardo… sentendoci noi stessi, amanti e “amati”, solo quando siamo distanti e comunichiamo con i dispositivi di ultima generazione.

Perché partendo dalla fine, questo capita. Molte coppie oggi si amano per messaggio, poi una volta a casa si ignorano come fossero semplici co-inquilini.

Questo capita a maggior ragione se si vuole conoscere qualcuno. Semplice, non c’è neanche più bisogno di entrare nei locali e sentire la spina nel fianco per prendere coraggio e guardarsi attorno, eventualmente. Tutti sanno che se non ci si volta a guardare dietro alle nostre spalle, tanto c’è la chat…e se proprio si vuole, qualcuno da lì uscirà prima o poi. Questo è il modo di pensare della maggior parte delle persone, oggi, in soldoni. E oggi, effettivamente, è possibile pensarla così.

In passato l’amore si cercava all’esterno, attraverso conoscenze, amici, si conosceva fra i banchi di scuola o all’università, oppure in ufficio. Con il tempo sono nate altre forme di incontri, che danno l’opportunità di incontrare l’anima gemella (si spera…) anche in altre circostanze. Grazie alla rete, oggi, ad esempio, possiamo sfruttare le potenzialità della comunicazione digitale per conoscere tante persone, e fra quelle anche la persona che potrebbe farci innamorare.

Certamente non tutte le potenzialità hanno in sé lo stesso frutto, ma sono comunque risorse aggiuntive che possono cambiare il nostro destino, se ben sfruttate.

Online sono nate molte opportunità, siti di incontri, chat e forum online dove iscriversi è gratuito e dove basta crearsi un profilo, mettere la propria foto (se lo vogliamo), dedicare una descrizione al nostro profilo, ed il gioco è fatto! Possiamo iniziare a ‘chattare’, ad inviare e-mail o segnalazioni di interesse per l’altra persona, secondo i nostri gusti sessuali. Un percorso fatto di conoscenza dapprima virtuale e poi di incontri, sempre che ci interessa la persona, può portare ad una relazione.

Ogni modo per conoscere persone nuove è sicuramente uno strumento in più, dipende da noi saperlo utilizzare al meglio per cogliere delle occasioni. Potremmo anche incontrare il nostro futuro amore in strada mentre camminiamo distratti senza guardare nulla attorno a noi. A volte capitano incontri inaspettati, che si rivelano magiche presenze.

Certamente online non possiamo sapere chi c’è dall’altra parte a parlare con noi, non conosciamo la persona, non possiamo guardarla negli occhi al primo incontro. Questo gioco di assenza/presenza crea un mondo fittizio, fatto di parole. E le parole sono in grado di costruire una scenografia che può indurre in errore se non si è capaci di distinguere l’ideale dal reale, al momento opportuno.

Il meccanismo è molto semplice, a volte anche troppo semplicistico. Si rischia, infatti, di finire nell’imbuto del supermercato, ovvero di scivolare in un ‘modus amandi’ che ha poco di condiviso e sensoriale, perché costruito attorno ad un principio solipsistico, che di per sé non è ‘male’ se vissuto come ‘sano egoismo’ e condivisione equilibrata, ma che se esasperato dalle modalità intrinseche dell’incontro virtuale portate all’estremo, rischia di finire come ‘isolamento’.

Per molte persone lo strumento digitale è solo uno schermo dietro al quale rendersi anonimi per evitare di mettersi in gioco, di togliersi la maschera, di farsi ancora coinvolgere da delle relazioni di valore.

Compromettersi in un legame, di qualsiasi tipo, che sia d’amore o di amicizia, richiede uno sforzo, un impegno del cuore e dell’anima, che non siano basati su emozioni di carta, ma su un dialogo sincero, vero, genuino. Non sempre però si è disponibili a condividere tutto questo, per natura, per paura, per supeficialità. Ecco che mantenere rapporti online, instaurare nuove amicizie sui ‘social network’ diviene un modo per conclamare l’attitudine di dissanguare le emozioni.

Conoscersi online va bene, ma non deve diventare un modo per fuggire dagli incontri reali, quelli che dal vivo possono regalare le emozioni del contatto “vivo”.

Se viene utilizzato come un mezzo per aprire le proprie prospettive, se non si hanno molti amici, se non si hanno occasioni di fare incontri o se ci troviamo disorientati per qualche tempo, magari dopo la fine di un amore cui abbiamo dato noi stessi.

Ci può stare che si attinga da un contesto più anonimo l’energia vitale per rimettersi in gioco e la dimensione virtuale ci offre questa possibilità. Ma rendere centrale nella nostra vita una comunicazione dei sensi filtrata da un approccio a distanza, montato a neve da un mare di parole… non sarebbe corretto, perché vivere richiede uno sforzo per avvicinarsi all’altro e per comunicare anche con la gestualità, per avere il coraggio di dire ‘eccomi sono questo/a’.